Questo mese credevo di dover ammettere la mia sconfitta. La mia sconfitta contro il nemico più implacabile che c’è, la mancanza di tempo (almeno nel mio caso). Troppe cose da fare, il lavoro che incombe, la casa, la famiglia allargata e non, le feste, i ponti, il bimbo a casa da scuola, la cucina che però ogni giorno sembra un campo di battaglia perchè non so comunque rinunciare a quello che più mi appassiona: cucinare.
Ma arrivata a venerdi sera mi era ormai chiaro che non ce l’avrei fatta ad onorare la bellissima ricetta che Marina del blog Madmoiselle Marina, vincitrice della sfida del mese scorso con la sua Terrina di maiale e coniglio in crosta e ne ero davvero dispiaciuta perchè il Sartù di riso è una di quelle ricette che avrei sempre voluto provare e che, vuoi per tempo, per carenza di ricette collaudate, e per tanti altri alibi che mi metto sempre, non ero mai riuscita a fare. Credevo quindi che questa sarebbe stata la volta buona, fino a che venerdi sera – appunto – non ho dovuto prendere coscienza che non ho la giratempo di Hermione e che avrei dovuto passare per questa volta. Mi sono quindi affrettata a comunicare ad Alessandra la sofferta decisione e mi sono (per modo di dire) messa l’animo in pace.
Deve essere successo qualcosa durante la notte, perchè l’ispirazione (che oltre al tempo mancava all’appello) mi è passata a trovare mentre dormivo e mi sono svegliata la mattina praticamente con la ricetta della sfida, quella che pubblico qui di seguito. Mi sono ritagliata tre orette la domenica mentre mio marito “combatteva” col piccolo di casa e mentre scrivo il mio Sartù riposa in frigorifero in attesa del taglio, delle foto e dell’assaggio.
Cosa ho imparato in questo frangente? Per prima cosa mai dire mai nella vita, anche quando sembra non esserci tempo ed ispirazione basta lasciar andare un pò la mente e l‘ispirazione arriva e il tempo si trova. Che ho un marito paziente e che deve amarmi molto, perchè ha resistito a tre ore di “voglio mamma”, “voglio giocare”, “ho sete, ho fame, ho sonno, sono sveglio” senza colpo ferire (oddio, forse qualche colpo l’ha ferito pure….però non ha ancora chiesto il divorzio…qualcosa vorrà dire no??). Che nessun altro gioco/scuola/sfida chiamatela come vi pare mi avrebbe messo in una situazione del genere…ma dal momento che ho già abbondantemente professato il mio amore all‘MTC per questa volta eviterò di farlo più del necessario.
Ho imparato che ho delle risorse nascoste, risorse che al momento giusto vengono fuori. E mi ritengo fortunata per questo!
Porzioni |
6 persone
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- 600 g riso carnaroli
- 1 grande mestolo sugo di pomodoro al basilico
- 6 uova
- 70 g parmigiano grattugiato
- burro per ungere lo stampo
- pangrattato per lo stampo
- sale
- 4 barattoli da 400 g pomodori pelati
- 2 cipolle fresche
- basilico fresco
- sale
- olio extravergine di oliva
- 2 melanzane grandi
- 2 uova
- 4 cucchiai pecorino grattugiato
- pane grattugiato
- olio di arachidi per friggere
- 8 pomodorini tipo datterini
- 120 g mozzarella di bufala
- 80 g ricotta salata grattugiata
- sale
- 2 spicchi aglio
- basilico fresco
Ingredienti
Per il riso
Per il sugo di pomodoro al basilico
Per le polpettine di melanzane
Per il ripieno
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- Versate un paio di cucchiai in una padella molto ampia e fatevi rosolare la cipolla tritata finemente.
- Quando la cipolla sarà appassita aggiungete il pomodoro (che io per frullo prima di utilizzare) e allungate con un pò di acqua e lasciate cuocere a fuoco vivace per un quarto d'ora.
- Quando il sugo è quasi cotto salate e aggiungete il basilico spezzettato grossolanamente con le mani (o anche intero come preferite).
- Portate a fine cottura e tenete da parte.
- Lavate bene le melanzane e cuocetele in forno a 180°C intere (picciolo compreso) fino a quando inserendo una forchetta all'interno non risulteranno cedevoli e quindi cotte.
- Una volta cotte lasciatele raffreddare.
- Una volta fredde, togliete la pelle esterna "sbucciandole" con le mani (vedrete che viene via molto facilmente) e il picciolo. Strizzate la polpa con le mani e se necessario lasciate anche riposare per un pò in uno scolapasta in modo da essere assolutamente sicuri di aver eliminato l'acqua di cui sono ricche.
- Una volta eliminata tutta l'acqua, unite alla polpa di melanzane il pecorino e le uova. Salate e frullate con il minipimer.
- A questo punto iniziate ad aggiungere il pangrattato. Non ho dato una dose specifica di pangrattato perchè dipende da quanto grandi sono le melanzane e da quanta acqua avevano e da quanta sarete riusciti ad eliminarne. Alla fine il composto dovrà essere sodo abbastanza da poter formare delle polpettine grandi più o meno come una noce.
- Una volta formate le polpettine, friggetele in abbondante olio di arachidi, scolatele bene (io faccio un doppio passaggio su carta per fritti) e tenetele da parte.
- Lavate bene i pomodori e poi tagliateli a metà e successivamente in tre parti.
- Spadellateli quindi velocemente a fuoco vivace in una padella in cui avrete fatto dorare uno spicchio d'aglio e del basilico fresco.
- Lasciate raffreddare. Quando saranno freddi aggiungere la mozzarella tagliata a pezzi e la ricotta salata grattugiata. Tenere da parte.
- In una pentola versare 1,5 lt di acqua e un grosso mestolo di sugo di pomodoro al basilico.
- Portate ad ebollizione, salate leggermente e cuocetevi il riso fino a 3/4. Mescolate di tanto in tanto e se serve aggiungete altra acqua (a me non è servito, anzi forse è rimasto un pò lento).
- Spegnete, mescolate bene e lasciate intiepidire.
- Condite con un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva e il parmigiano, mescolate ed aggiungete le uova una alla volta. Mescolate molto bene.
- Accendete il forno a 180°C. Imburrate accuratamente (con le mani) lo stampo che avrete scelto (io non avevo proprio uno stampo da sartù, ma ne avevo uno da 20 cm di diametro e circa 10 di altezza ed è andato bene) e spolveratelo ancora più accuratamente con il pangrattato.
- Coprite il fondo dello stampo con uno strato di riso alto 1 cm circa, ricordandovi di livellare bene con il dorso del cucchiaio e delicatamente in modo da non portare via il pangrattato dallo stampo (questo vale sia per il fondo sia per quando poi disporrete il riso sui lati dello stampo).
- A questo punto dovreste creare uno strato di 1 cm anche sulla parete dello stampo, ma il mio riso era un pò troppo lento per star su da solo fino a tutta l'altezza dello stampo, ho dovuto, quindi escogitare un metodo alternativo: create un cordoncino di riso cercando di farlo star su e appoggiatevi contro le polpette di melanzane, andate poi a riempire il vuoto con metà delle polpette.
- Disponete un altro giro di riso sopra il precedente e riempite con il ripieno di pomodori, mozzarella e ricotta salata, compattate bene e disponete un nuovo giro (l'ultimo) di riso sopra il ripieno.
- Disponete di nuovo le polpette come già fatto per il primo strato e coprite il tutto con il riso rimanente, sempre per 1 cm di spessore.
- Livellate bene, cospargete di pangrattato e mettete qua e la qualche fiocchetto di burro.
- Infornate e cuocete per 30-35 minuti. Capirete che è cotto quando vedrete chiaramente che i bordi si sono staccati dalle pareti. Lasciate riposare almeno 15-20 minuti una volta tolto dal forno, fate un bel repiro (io sono stata in apnea perchè al primo tentativo non si è staccato) e sformate sul piatto da portata.
- Se succede anche a voi - come a me - che non si sforma al primo tentativo: #keepcalmandsanguefreddo. Prendete una spatola e con molta calma e delicatezza passatela tra il Sartù e lo stampo cercando di staccarlo dove fa eventualmente ancora presa. Dopo di che riprovate capovolgendolo e con attenzione e delicatezza - e taaaaantaaaaaa pazienza - a sformarlo.
- Servitelo con la salsa di pomodoro al basilico a parte.
Con questo Sartù di riso alla moda di Norma partecipo alla 65 esima sfida MTC
alessandra says
E noi lo professiamo a te, Claudia, questo amore, perche’ e’ il minimo che si possa fare.
Lo immagino da caldo, questo piato.. e altro che Vissi d’arte.. Vissi di sartu’, verrebbe da cantare!
lapagnottainnamorata says
<3
Adoro la Norma, sia l’opera che pasta!! È una preparazione che mi sono divertita a rivoluzionare o ad utilizzare per declinarne altre come hai fatto tu. Perfetta la Norma per il sartù. Pure Bellini approverebbe :-))
Grazie Cristina 🙂 Anche io adoro la Norma (la pasta, dell’opera non sono una conoscitrice purtroppo :)) e le melanzane sono quasi sempre nella mia cucina quando inizia la stagione (e alle volte anche in prossimità:)) devo dire che davvero dà un sapore a questo sartù che non avrei mai immaginato – la prossima volta però tolgo la buccia ai pomodori 🙂
Tutte noi abbiamo i mariti che ci amano incondizionatamente perché passano con noi tutte le sfide MTC senza battere ciglio ? hai fatto un sartu’ molto buono ed equilibrato come gusti anche se è semplice e l’hai costruito benissimo…avrebbe retto tranquillamente il taglio anche tiepido, in ogni caso a temperatura ambiente.
Grazie Marina! E’ semplice come lo sono io:) A dire il vero avrei riproposto il tuo “paro paro” come si dice da noi…ma poi è intervenuta l’ispirazione 🙂