Stamattina mi sono svegliata con la voglia di impastare – come mi succede spesso nel week end; ho tirato fuori dagli scaffali gran parte dei libri che ho in casa (e chi mi conosce sa che sono davvero tanti). Cercavo un panbrioche a impasto diretto, non trovandolo ho aperto il blog, lo stesso alle cui pagine ora sto ridando vita, e sfogliando le ricette a ritroso, indietro nel tempo, è piano piano sorta in me veemente la voglia di scrivere di nuovo, di pubblicare di nuovo, di occuparmi di qualcosa di diverso che non siano i problemi lavorativi e/o personali di tutti i giorni, di arricchire di nuovo la mia vita di quello che fa di me una persona migliore, la mia isola felice nella quale nessuno può entrare se non invitato. A distanza di quasi 3 anni dall’ultimo post scritto sta per ricominciare a vivere, tre anni in cui lui mi ha attesa silente, continuando a ricevere le cure di cui aveva bisogno per sopravvivere anche se la sua creatrice sembrava essersi dimenticata di lui.
Senza por tempo in mezzo ho preso il portatile, ho chiuso il programma su cui ieri sera stavo lavorando, e ho cercato subito l’accesso alla bacheca di wordpress… e li la mia sorpresa, non riuscivo ad accedere, tutto dimenticato, tutto sepolto sotto strati di polvere, la facilità con cui in passato le mie dita riuscivano a trovare la strada per entrare nella parte del blog in cui potevo creare post, modificare testi e scegliere le foto da postare sembrava essermi preclusa ed ho avuto un attimo di incertezza, ma sono andata avanti, ho cercato su google e le mie dita, la mia memoria ha fatto il resto ed ora sono qui, a scrivere queste “poche” righe…
La ricetta con cui “ricominciare” non aveva importanza tutto sommato, ad oggi è solo una scusa per riprendere. Domani ricomincerò a fotografare: riuscirò a trovare il tempo per l’editing, per la scrittura, per scegliere ricette nuove ed insolite, mio marito e mio figlio ricominceranno ad attendere lo scatto perfetto prima di poter cenare e la cucina, che in realtà non è mai rimasta vuota, ritornerà ad essere il mio luogo sicuro, quello in cui non si potrà entrare se non invitati, quello in cui tutte le difficoltà che quotidianamente vivo non sono ammesse, in cui mi ricaricherò dopo giornate stressanti, problemi che sembrano insormontabili anche se in realtà non lo sono e il blog di nuovo la mia oasi felice…la mia fetta di paradiso…
L’immagine con cui voglio riprendere questo mio viaggio è un’immagine che mi piace moltissimo, scattata con il mio obiettivo del cuore (Macro 105 mm), e la ricetta che ho scelto nell’archivio di quelle non pubblicate contiene una rosa, nel mese delle rose, il giorno prima della festa della mamma – come omaggio a me, e alla mia.
Ben tornata a me, quindi. E ben ritrovati a voi – e un pò anche a me stessa.
Per due persone
200 g di yogurt greco
150 g di lamponi freschi o surgelati
16 lychees, sbucciati e i noccioli rimossi
½ cucchiaio di acqua di rose
200 g di cubetti di ghiaccio
Succo di limone
1-2 cucchiaini di miele
Mettete lo yogurt greco, i lamponi, i lychees, l’acqua di rose e i cubetti di ghiaccio in un frullatore e azionate fino a quando non è tutto frullato.
Aggiungete il succo di limone e il miele e servite subito.
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