Terzo episodio della serie 😀
A parte gli scherzi, questa sfida come già detto più volte mi ha ispirata, sarà che conosco bene la tecnica, e soprattutto la sua versatilità, sarà che la quarantena mi ha messo a contatto con la parte “culinaria” di me, sarà che ho scoperto di voler tornare a vivere la mia vita di prima senza per questo abbandonare quella parte di me che ho ritrovato.
E’ per questo che sono qui ancora, e ci sarò ancora con un paio di ricette – se riesco a trovare il tempo per l’ultima e la più laboriosa :))
Trovate qui, nel primo post un pò di considerazioni e di informazioni sulla cottura a bassa temperatura, di seguito senza annoiarvi oltre, vi lascio la ricetta 🙂
HAMBURGER CON FRIARIELLI E NDUJA
per 4 persone
Per i patty:
500 g di carne di manzo macinata
2 fette di mortadella tritata
1 cipollotto fresco tritato
1 spicchio di aglio tritato
1 mazzetto di prezzemolo tritato
1 uovo
tabasco
salsa Worcestershire
Per gli hamburger:
4 panini da hamburger
4 forchettate di friarielli cotti e ripassati con aglio, olio e peperoncino
4 fette di formaggio tipo provolone
nduja
Cominciate preparando e cuocendo i patty: unite tutti gli ingredienti in una ciotola e impastateli insieme (preferibilmente con le mani) fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Dividete l’impasto in quattro parti uguali e dategli la forma di quattro grosse polpette (potete utilizzare anche l’apposito strumento se lo avete).
Abbatteteli in negativo o congelateli, quindi una volta che saranno congelati metteteli sottovuoto in una busta goffrata (uno per busta).
Questo servirà per mantenere una forma più o meno regolare al patty messo sottovuoto, se si dovesse mettere la polpetta sottovuoto non congelata la stessa perderebbe la sua forma sotto l’azione dell’aspirazione dell’aria.
Fate scongelare i patty in frigorifero, quando saranno scongelati portate a temperatura (c’è un range di temperatura per gli hamburger di manzo, dipende da quanto cotto vi piace l’hamburger, 48-56 gradi, io personalmente non amo la carne poco cotta per cui ho cotto a 56 gradi, ma nulla vi vieta di utilizzare una diversa temperatura) una vasca d’acqua.
A temperatura raggiunta, inserite la carne nella vasca e cuocete per un’ora.
Passata l’ora estraete gli hamburger dalla vasca e abbattete in positivo o, se non avete l’abbattitore, raffreddateli rapidamente aiutandovi con acqua e ghiaccio. Potete conservare gli hamburger così cotti per una settimana.
Quando decidete di cuocerli, fateli rinvenire per una mezz’ora in una vasca d’acqua portata a circa un paio di grado in meno rispetto alla temperatura di cottura, quindi, passata la mezz’ora, toglieteli dalla vasca, estraeteli dalle buste e finiteli su una piastra rovente (o se potete su un bbq).
A questo punto siete pronti per comporre i vostri hamburger: tagliate a metà i panini, spalmate sulla parte inferiore del panino la nduja, quindi il patty, subito sopra la fetta di formaggio e i friarielli – caldi – coprite con la parte superiore del pane, e gustateli.
Lara says
Strepitosi, poi il trucchetto del congelamento mi fa impazzire, sicuro che se ci provavo io li mettevo sottovuoto ancora da congelare e mi veniva fuori una montagna informe… 10 e lode per l’utilizzo della nduja al posto del ketchup!
Claudia Primavera says
Grazie cara 🙂 Il trucchetto degli hamburger messi sottovuoto congelati non è mio, lo ammetto, ho copiato una ragazza di BBq4All 🙂 Comunque validissimo!! La nduja gli da tutto un’altro sapore 🙂
Sono un goloso di hamburguer e non mi stancherei di mangiarne in quantità industriali. Adesso, arrivi tu, con l’uso della tecnica del sous-vide e mi lasci veramente positivamente molto sorpreso. Veramente brava!
Questo è veramente buonissimo, io di solito ne faccio sempre di diversi tipi proprio per sperimentare sempre nuove possibilità, ma questo sono diverse volte che lo ripropongo 🙂
Una panoramica a 360 gradi che mi apre gli occhi sulle potenzialità di una cottura che non era fra le mie priorità, prima della sfida e adesso invece si sta rivelando pazzesca, anche grazie a post come questo che vanno per oltre la ricetta. Qui siamo nella bbq-land, ogni fine settimana è tutto un arrostire e questa idea, della pre cottura sous vide e poi del sottovuoto mi piace da matti (e piacerà molto di più ai mariti alla griglia, visto che si dovrebbero ridurre di un bel po’ i tempi di cottura. Ora glielo vado a dire (al marito). Intanto, bèccati i miei complimenti!