In questi ultimi mesi la mia vita è cambiata. Ho mantenuto il silenzio fino a quando questo cambiamento non è stato certo, ma ora i contratti sono stati firmati, mi è stato dato il badge d’ingresso alla struttura e soprattutto mi sono state date le chiavi del regno (cioè della macchinetta del caffè e delle cibarie varie) per cui posso anche parlare e fare outing.
Ho trovato lavoro.
Finalmente dopo anni in cui mi barcamenavo tra lavoretti più o meno soddisfacenti ed in cui le mie notti passavano insonni con la mente persa dietro le preoccupazioni che voi tutti potete facilmente immaginare, ho trovato un posto tutto mio in cui cui esercitare la mia professione. Questo però, se da un lato ha diverse connotazioni sicuramente positive con le quali in futuro vi annoierò sicuramente, dall’altra ha una connotazione sicuramente negativa: il mio tempo per il blog e la cucina è ridotto all’osso.
Per questo arrivo a sfida quasi conclusa. Francamente quando #nostrasignoradelleterrine, Giuliana del blog La gallina vintage ha proposto come tema della sfida di marzo le terrine, ho quasi deciso di saltare giro.
A caldo la sfida mi metteva una paura terribile: non era la mia sfida per cultura, per gusto e per tempo, ma saltare il turno avrebbe significato dover lasciare l’MTC, e come più volte detto l’MTC sarà l’ultimo “posto” nella rete che lascerò…per cui ho cominciato a pensare a come poter uscire da questo empasse…ed alla fine, dopo tanto pensare, questo è il risultato.
Porzioni |
|
- 450 g salmone fresco
- 2 albumi
- 100 ml panna
- sale
- aneto
- timo
- succo di lime
- olio extravergine di oliva
- 2 lime
- 1 foglio gelatina
- 50 g zucchero
- 150 ml acqua
- 2 avocado
- 125 g yogurt naturale
- 1 lime
- sale
- pepe
- 2 porri
- olio extravergine di oliva per spennellare
Ingredienti
Per la mousse al salmone
Per la gelatina di lime
Per la mousse di avocado
Per la terrina
|
|
- Tagliate le foglie esterne del porro, separatele le une dalle altre e scottatele in abbondante acqua salata. Quando saranno fredde, foderate con le foglie del porro la terrina che avrete preventivamente spennellato di olio extravergine di oliva.
- Spellate il salmone, eliminate le spine e mettetelo in una ciotola con il succo di lime, l'olio d'oliva, sale, timo e aneto e lasciatelo marinare in frigo per circa un ora. Trascorsa l'ora scolatelo dalla marinatura e cuocete il salmone a vapore per circa 20 minuti.
- Una volta cotto mettete il salmone nel mixer e frullate fino a quando non sarà ridotto in purea, aggiungere quindi gli albumi, sale e pepe e continuare a frullare.
- Trasferite il composto in una ciotola immersa in una ciotola più grande con ghiaccio e acqua fredda. Aggiungete la panna e incorporatela mescolando con un cucchiaio. L'accorgimento del ghiaccio permetterà al composto di rimanere compatto e cremoso.
- Trasferire la mousse di salmone nella terrina foderata con strisce di asparagi e cuocere in forno preriscaldato a 160°C a bagnomaria per circa 25 minuti.
- Una volta cotta fate freddare la terrina e tenete in frigo.
- In un pentolino scaldate 150 ml di acqua ed unitevi la buccia di 1 lime. Fate sobbollire lentamente sul fuoco fino a quando l'acqua non prenderà un bel colore giallino.
- Spremete il succo dei due lime e filtratelo.
- Mettete in ammollo il foglio di gelatina in acqua fredda.
- Togliete l'acqua aromatizzata dal fuoco, eliminate la buccia di lime ed aggiungete succo e zucchero. Strizzate per bene la colla di pesce ed aggiungetela al composto. Mescolate per bene per farla sciogliere.
- Quando sarà a temperatura ambiente versatela lentamente sulla mousse di salmone nella terrina e lasciate rassodare in frigorifero.
- Frullare insieme l'avocado sbucciato e tagliato a cubetti, lo yogurt, il succo del lime, sale e pepe. Stendere sulla gelatina di lime e mettere in frigo a rassodare.
- Quando la mousse di avocado sarà rassodata chiudete le foglie di porro sulla mousse fino a racchiudere tutta la terrina e ponete in frigorifero a compattare con l'apposito peso sopra fino al momento di servire.
Porzioni |
60 taralli piccoli
|
- 300 g farina 00
- 100 ml olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino sale fino
- 100 ml vino bianco
Ingredienti
|
|
- Impastate tutti gli ingredienti a mano fino a quando l'impasto non risulterà liscio e duttile al tatto.
- Coprite l'impasto con un panno bagnato e nel frattempo mettere a bollire dell'acqua salata in una pentola capiente ed accendere il forno per fare in modo che sia già caldo quando i taralli saranno pronti per essere infornati.
- Una volta che l'acqua inizia a bollire, riprendete l'impasto lasciato da parte e ricavate dalla pasta dei bastoncini di lunghezza e larghezza variabile (dipende da quanto grandi volete i vostri taralli).
- Unite i due estremi dei bastoncini di pasta in modo da formare un tarallo e tuffatelo nell'acqua che bolle. Scolatelo non appena viene a galla e continuate così fino a quando non esaurite tutto l'impasto.
- Man mano che togliete i taralli dall'acqua bollente depositateli su un piatto con un panno di cotone asciutto e pulito e successivamente (quando avranno perso l'acqua di bollitura) su una teglia foderata di carta forno.
- Infornateli per circa 20 minuti a 200°C. Una volta cotti sfornarli e lasciarli raffreddare sulla teglia. Conservate in un barattolo di vetro.
Porzioni |
|
- 2 uova
- 300 g olio di semi
- 3 g sale
- 0,3 ml succo lime e limone
Ingredienti
|
|
- In un recipiente alto e stretto mettete nell'ordine: uova, sale, succo di lime e limone e olio di semi.
- Gli ingredienti dovranno essere tutti alla stessa temperatura.
- Delicatamente immergete il frullatore ad immersione fino alle uova in fondo al contenitore e cominciare a frullare stando sul fondo. Piano piano sentirete il composto addensarsi, pian piano salire con il minipimer continuando a frullare aspettando sempre che si addensi. Procedete in questo modo fino a raggiungere la superficie.
Con questa terrina partecipo alla sfida nr. 64 dell’MTC – Le terrine
Claudia che eleganza! In bocca al lupo per il nuovo lavoro! ?
Ma grazie:) L’eleganza è una dote che spero sempre di avere e le tue parole mi fanno molto piacere:)
Congratulazioni ed un enorme in bocca al lupo per il tuo nuovo lavoro . Ti auguro che sia pieno di soddisfazioni , gioia , e serenità . Chiara
Grazie mille!!
Intanto tanti auguri per il lavoro e poi tanti complimenti per questa terrina. Davvero interessante l’accostamento dei gusti. Bravissima
Grazie mille Lisa:)
la tua bellissima terrina nera, l’avevo vista subito, e anche commentato, ma probabilmente qualcosa è andato storto. Innanzi tutto sono contenta per il lavoro, che è la cosa più importante, pazienza se non riuscirai ad arrivare dappertutto, pian piano ti organizzerai e le cose andranno nel loro giusto verso, cambieranno le priorità, come è giusto che sia.
La terrina mi piace molto, hai scelto sapori che si sposano bene fra loro, e quella gelatina di lime mi intriga parecchio, una idea che ti copierò sicuramente. Complimenti.
In bocca al lupo per tutto quello che ti aspetta!
Grazie mille Giuliana, per le tue parole e per avermi permesso di mettermi alla prova e sfidare me stessa ancora una volta. Se ogni giorno cresco un po’ (non solo come amante della cucina) è soprattutto a persone come te che mi mettono di fronte a prove che mi chiedono molto per essere superate:) grazie davvero
oh, claudia, ma come sono contenta! ora facciamo tutti il tifo, perche’ tutto vada come meriti, cioe’ nel migliore dei modi. E- egoisticamente- anche perche’ tu possa continuare a trovare un po’ di spazio per cucinare: prendilo come un anti stress (nel mio caso, lo e’ stato per anni e ti assicuro che ha funzionato), ma non privarci delle tue ricette e della tua compagnia. Ci siamo tutti affezionati a te e sei una parte importante, di questo gioco e di tutti i nostri progetti, presenti e futuri. E questa terrina e’ meravigliosa. Bravissima!
Come sempre grazie per le tue parole Alessandra, perchè si sente che sono sincere, ragionate e vengono dal cuore in un mondo in cui purtroppo queste qualità sembrano svanite… E per il cucinare non potrei mai farne a meno….mi aiuta a respirare meglio e per fortuna c’è sempre un’occasione per cucinare….l’importante è cosa si cucina 🙂