Da qualche parte devo ripartire.
Sembra un eresia, ma la malattia di mamma sembrava avermi preparato alla sua assenza, mi rendo conto ora che non è così. Certe volte mi guardo dentro come un cucciolo smarrito che cerca la mamma, ed è dura fare i conti la consapevolezza che non ci sia più. E’ come se il tempo scorresse al contrario, e mi stesse restituendo – ora che non c’è più – la mamma di cui la malattia aveva cancellato la presenza.
Ma devo ripartire, lo devo a me stessa, a mio figlio ed alla mia famiglia tutta. Tutta quanta.
E oggi riparto da questo dolce buonissimo, la cui ricetta avevo trovato in qualche gruppo facebook non ricordo neppure quanto tempo fa. Ho l’abitudine quando mi colpisce qualcosa (e può essere qualsiasi cosa, una ricetta, un appunto o dei suggerimenti che di solito riguardano comunque la cucina) di fare uno screenshot con il cellulare ed ogni tanto, scorrendo le foto alla ricerca di quelle da poter eliminare (il mio telefono ha raggiunto la quota imbarazzante di 13000 foto circa) ritrovo queste chicche 🙂
La frequentazione della casa paterna – più che altro il fatto che si sia stabilito ai Castelli Romani – mi ha permesso di avere a disposizione arance di prima qualità che quest’anno ho sfruttato moltissimo (scorzette di arance candite, marmellata e questo dolce divino), la ricetta che vi propongo è di Anita Riotta.
PANDARANCIO SICILIANO
Ingredienti:
- 100 g burro morbido
- 200 g zucchero
- 100 g farina di mandorle
- 125 g farina 00
- 4 uova intere
- 1/2 bustina lievito per dolci
- 40 g pasta di arancia
Per la pasta d’arancia:
- 280 g di arancia intera con tutta la buccia purchè sottile
- 80 g zucchero a velo
- 60 g glucosio
Procedimento:
- Per la pasta d’arancia: frullate insieme tutti gli ingredienti.
- Accendete il forno a 170°C, montate burro e zucchero nella ciotola della planetaria con la frusta a K, unite le due farine, le uova una alla volta, il lievito e la pasta d’arancia.
- Trasferite in una teglia imburrata e infarinata e cuocete in forno preriscaldato per circa 40 minuti (fate la prova dello stecchino prima di sfornare).
- Da freddo ricoprire con glassa di zucchero a velo e succo di arancia.
giuseppe says
cercavo in qua ed in là una ricetta, qualcosa che mi riempisse lo stomaco ma anche il quore ed allora mi imbatto in un viso conosciuto ed in un titolo che sà di buono che solo a leggerlo profuma di zagare e lascia in bocca quell’aspro della buccia d’arancia, lasciando immaginare una danza tra la brezza etnea e lo scirocco mediterraneo; leggo, aspettandomi l’allegra didascalia degli ingredienti ma divento triste leggendo e capendo che una grande donna ed una grande madre è andata via… io la ricordo e questo pandarancio mi verrà salato…
lapagnottainnamorata says
Grazie Giuseppe 😘
che bella recetta ! 🙂
Grazie 🙂