E ci risiamo, quest’anno però forse riesco a pubblicare ricette natalizie prima di natale, e non dopo come solitamente accadeva…ma d’altronde quest’anno sono riuscita a decorare casa (albero di natale, presepe e new entry dell’anno il caminetto) solo con un paio di giorni di ritardo rispetto al canonico 8 dicembre….quindi direi che siamo in un anno di cambiamenti…si può fare 🙂
Comunque, non divaghiamo! Il pandoro.
Quest’anno nel gruppo Re-Cake 2.0 abbiamo organizzato una pandorata: ci è sembrato il modo migliore per tentare di approcciare questo grande lievitato che incute sempre un pò di timore per la lunghezza e la complessità della lavorazione. Abbiamo pensato che uniti ci saremmo fatti forza, e così è stato perchè i partecipanti all’evento stanno producendo risultati mirabili!!!
Tornando a noi, tra le varie ricette che abbiamo proposto c’era la ricetta delle sorelle Simili con lievito birra nella versione di Sigrid Vebert del blog Il cavoletto di Bruxelles: credo che il nome delle famose sorelle sia noto a chi si dedica anche solo un pò ai lievitati e non abbia bisogno di presentazioni. Per conto mio non ho avuto dubbi su quale ricetta affrontare, anche perchè ho avuto modo di provare un pandoro con sfogliatura che non avevo mai provato nelle mie precedenti prove. Il risultato è stato veramente “quasi” perfetto. Sin dal taglio della prima fetta la lievitazione appariva perfetta ed il gusto (nonostante non abbia aspettato i due giorni consigliati per l’apertura) molto simile al pandoro al quale il nostro palato è abituato, anche se meno burroso. Solo sulla “sofficità” il risultato lascia un pò a desiderare, ma parliamo di un lievitato fatto con lievito di birra e forse cotto un pochino troppo (l’ho infornato alle 4 di mattina e ho messo la sveglia non stando a controllare la cottura e non rispettando le temperature a scendere segnate nella ricetta – ho cotto a 160°C per 45 minuti)…è per questo che alla fine ho deciso di cimentarmi ancora in questo pandoro, questa volta però usando lievito madre e controllando la cottura…ora è in una busta di plastica per alimenti che riposa…prossimamente posterò la ricetta del risultato 🙂
Tempi: ho pensato di lasciarvi i tempi di preparazione – tenete conto del fatto che ho rispettato i tempi di lievitazione e riposo che da la ricetta – ho iniziato ad impastare alle 16 ed ho infornato alle 4 di mattina.
Porzioni |
1 pandoro da 1 kg
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- 450 g farina panettone z molino dalla giovanna
- 135 g zucchero
- 170 g burro bavarese a temperatura ambiente
- 4 uova
- 18 g lievito di birra fresco
- 1 cucchiaino sale
- 1 bacca vaniglia fresca
- acqua
- 60 g acqua tiepida
- 50 g farina penettone z molino dalla giovanna
- 15 g lievito di birra fresco
- 10 g zucchero
- 1 tuorlo
- lievitino
- 200 g farina panettone z molino dalla giovanna
- 1 uovo
- 30 g burro bavarese
- 25 g zucchero
- 3 g lievito birra fresco
- 2 cucchiai acqua tiepida
- primo impasto
- 200 g farina panettone z molino dalla giovanna
- 100 g zucchero
- 2 uova
- 1 cucchiaino sale
- 1 bacca vaniglia
- secondo impasto
- 140 g burro bavarese
Ingredienti
INGREDIENTI TOTALI
LIEVITINO
PRIMO IMPASTO
SECONDO IMPASTO
SFOGLIATURA
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- Sciogliere il lievito nell’acqua. Aggiungere gli altri ingredienti e mescolare bene, coprire con della pellicola per alimenti e lasciar lievitare per un’oretta o comunque finché il volume iniziale non sia raddoppiato.
- Sciogliere il lievito di birra nell’acqua. Versarlo sul lievitino e aggiungere gli altri ingredienti, impastare per qualche minuto (planetaria con il gancio). Coprire di nuovo la ciotola e rimettere il tutto a lievitare per 45/60minuti o comunque fino al radoppio.
- Aggiungere nella ciotola della planetaria al secondo impasto gli altri ingredienti (se l'avete al posto dei semini della bacca di vaniglia potete mettere anche dell'estratto di vaniglia) e mettere a impastare il tutto per una decina di minuti. L'impasto che ne risulterà sarà un impasto compatto e appiccicoso.
- Coprire di nuovo la ciotola (potete usare sin dall'inizio la ciotola dell'impastatrice così come suggerisce Sigrid del Cavoletto di Bruxelles ed evitare di sporcare tante ciotole diverse :))), lasciar lievitare per circa 1h e 30, o comunque fino al raddoppio della pasta. Poi trasferire tutto quanta la ciotola con l’impasto in frigorifero, per 45 minuti.
- Riprendere l’impasto dal frigo, impastarlo velocemente con le mani su una ripiano leggermente infarinato, e stenderlo al mattarello in un quadrato di 1 cm di spessore circa (sarà circa 30cm di lato). Sistemare al centro 140 g di burro morbido, a fiocchetti, poi ripiegare gli angoli del quadrato sul centro, chiudendo il burro, formando un secondo quadrato (una busta 🙂 più piccolo.
- Chiudere bene le pieghe, poi con il mattarello stendere il quadrato in una striscia davanti a sé (lungo circa 3 volte il lato iniziale del quadrato). Ripiegare la striscia in 3 (come si farebbe con la pasta sfoglia: ripiegare il terzo superiore sul centro e il terzo inferiore sui due precedenti).
- Avvolgere in pellicola per alimenti e mettere in frigo per 20 minuti. Ripetere due volte questa ultima operazione.
- Dopo l'ultimo riposo riprendere l'impasto dal frigorifero e con le mani, formare una palla. Imburrare per bene lo stampo da 1kg e sistemarci la palla con la chiusura dell’impasto verso l’altro, coprire con della pellicola per alimenti, e lasciar lievitare fino a quando l’impasto non avrà raggiunto il bordo dello stampo. Infine, fare cuocere il pandoro per 10 minuti a 165° poi per 20 minuti a 155° e infine altri 15 minuti a 150°.
- Per verificare la cottura del vostro pandoro, se ne siete dotati utilizzate un termometro a sonda (il pandoro è cotto quando raggiunge la temperatura di 96°C al cuore) oppure fate la prova stecchino: inserendo un lungo stecchino in legno nel pandoro dovrà uscire asciutto. Sfornare e far raffreddare nello stampo.
- Il pandoro con lievito di birra risulta più asciutto e dura meno di quello con lievito madre, ha comunque bisogno di un pò di riposo prima di poter essere gustato. Conservatelo nelle apposite buste per pandoro e/o panettone con dentro vaporizzato dell'alcool per alimenti (aiuterà a conservarlo più a lungo). Al momento di servire cospargere di - abbondante - zucchero a velo!
Il pandoro si realizza in tre impasti successivi, per comodità ho pensato (copiando dal blog Il cavoletto di Bruxelles) di mettere sopra il totale degli ingredienti ai quali andranno sottratti di volta in volta quelli di ogni singola fase.
Mila says
L’ho fatto anch’io l’anno scorso ed è molto buono!!!!
lapagnottainnamorata says
Scusa il ritardo con il quale rispondo ma sono stati giorni di grande trambusto culinario 😉
Davvero mi ha molto soddisfatta:) Il prossimo anno proverò qualche altra ricetta:)