Questo post nasce da una confettura di fragole (e se quando avrete finito di leggere vorrete chiamare la neuro preoccupati per marito, figlio e famiglia in generale …. non ve ne vorrò :))))
Non ho mai fatto una confettura di fragole, semplicemente perché non la amo….a me le confetture piacciono non troppo dolci, non a caso amo tutte le marmellate di agrumi, o la confettura di visciole o amarene, che pur essendo dolci hanno quel retrogusto di asprigno che fa passare in secondo piano il dolce eccessivo, inganna in qualche modo il mio palato….tutta quella serie di confetture che normalmente sono quelle in pole position, in quanto a gradimento, nella personale classifica dei più…io di solito non le guardo proprio….però essendomi data a confetture e marmellate quest’inverno mi sono detta che una volta dovevo provare, quindi quest’anno, dopo essermi procurata un buon chilo di fragole a km zero, mi sono messa all’opera ed ho prodotto la mia buona confettura (sorvoliamo sul fatto che dal momento che non avevo limoni l’ho fatta con il succo di un’arancia superstite e questo errore ha reso la confettura ancora più buona…..).
Comunque. Mentre preparavo la suddetta confettura, e lei era li che sobbolliva sonnacchiosamente sul fuoco….mi capita tra le mani il tomo La Cucina Toscana di Giovanni Righi Parenti…e noto che il gentiluomo nella sua ricetta della confettura di fragole, fa macerare la frutta nel vino ed ecco che mi sale impellente la necessità di provare anche quella….quindi via, la settimana dopo si riparte verso lo spacciatore di fragole a km zero per procacciarsi la materia prima necessaria…..
Mi trovavo quindi con due ricette di due confetture di fragole che a mio avviso valeva la pena pubblicare, due modi diversi d’intendere la confettura, due gusti diversi anche se per sfumature….mi è venuta l’idea di dedicare un post ad ambedue, in modo che il lettore le avesse tutte a disposizione e potesse scegliere quale delle due provare (oppure perché no, tutte e due se anche voi avete uno spacciatore di fragole di fiducia :))))…ma a questo punto sorgeva un nuovo problema: non volevo pubblicare solo confetture, non è nella linea editoriale del mio blog (che paroloni oggi eh…:)) e quindi cercavo qualcosa di “leggero” su cui poter spalmare queste confetture, e mi è venuta in aiuto l’app di cui vi ho già parlato Piccole Ricette, e che ogni giorno mi manda sul cell una nuova ricetta, ricette di tutti i tipi che ho già avuto modo di testare…e quando proprio il giorno in cui questa idea mi faceva capolino nella mente mi è comparso sul cellulare la ricetta delle brioche all’acqua…ho pensato che fossero perfette!
Ed in effetti, la leggerezza di queste brioche piene di “senza” (sono senza burro, uova, latte ma ricche di gusto) si sposa perfettamente con la dolcezza della (anzi delle) confetture di fragole, come potrebbero testimoniare i miei invitati a cena di un paio di sere fa….che se le sono letteralmente spazzolate 🙂
CONFETTURA DI FRAGOLE (CON SUCCO DI ARANCIA)
Ingredienti per 3 barattoli da circa 400 g:
- 800 g fragole mature
- 400 g zucchero semolato
- 1 arancia non trattata
Procedimento:
- Lavare bene le fragole e tagliarle a pezzettini.
- Unire le fragole, lo zucchero e il succo dell’arancia in una pentola e cuocere a fuoco basso fino a cottura (fate la prova del piattino) frullando il composto con il frullatore ad immersione a metà cottura circa.
- Una volta cotta trasferire la marmellata in vasetti precedentemente sterilizzati, chiudere con tappi ermetici e capovolgere immediatamente. Lasciar raffreddare in questa posizione.
CONFETTURA DI FRAGOLE (RICETTA DI GIOVANNI RIGHI PARENTI)
Ingredienti per un barattolo da circa 500 g:
- 500 g fragole mature
- 250 g zucchero semolato
- 2 cucchiai di vino bianco secco
- 1 cucchiaio di marsala
- 1 limone
Procedimento:
- Lavare bene le fragole e tagliarle a pezzettini ed unirle al vino e al marsala in una ciotola di vetro: lasciar riposare per almeno 4 ore (io tutta la notte).
- Passato il tempo di riposo versare le fragole in una pentola, metterle sul fuoco aggiungendovi lo zucchero e il succo del limone. Cuocere a fuoco basso fino a cottura (fate la prova del piattino) frullando il composto con il frullatore ad immersione a metà cottura circa.
- Una volta cotta trasferire la marmellata in vasetti precedentemente sterilizzati, chiudere con tappi ermetici e capovolgere immediatamente. Lasciar raffreddare in questa posizione.
BRIOCHE ALL’ACQUA
Ingredienti per 8 brioche:
- 125 g farina 00
- 125 g farina manitoba
- 1 bustina lievito birra secco
- 1 pizzico sale
- 125 ml acqua tiepida
- 70 g miele
- 30 g olio semi di mais
- scorza grattugiata di 1 limone non trattato
- scorza grattugiata di 1 arancia non trattata
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- zucchero a velo per guarnire
Procedimento:
- Setacciare le due farine nella ciotola della planetaria, unisci il lievito di birra secco, l’acqua, il miele, l’olio di semi di mais, la scorza grattugiata del limone e dell’arancia, l’estratto di vaniglia, ed inizia ad impastare con il gancio, quando l’impasto sarà avviato aggiungi il pizzico di sale. Continuare ad impastare fino a quando non si sarà ottenuto un composto molto morbido ed elastico.
- Trasferire l’impasto in una ciotola pulita, coprire con pellicola per alimenti e mettere a lievitare in un luogo tiepido per almeno un ora e mezzo, o comunque fino a quando non avrà raddoppiato il volume.
- Trascorso il tempo necessario, riprendere l’impasto, sgonfiarlo con le mani, lavorarlo su un piano di lavoro infarinato per qualche minuto, metterlo di nuovo in una ciotola coperto con pellicola per alimenti e metterlo in frigorifero per 3 ore.
- Trascorse le tre ore, riprendi l’impasto e dividilo in 8 pezzi uguali: lavora ogni pezzetto di pasta in modo da formare 8 piccole palline lisce ed uniformi, disponile su una teglia foderata di carta forno, avendo cura di distanziarle bene l’una dall’altra perché dovranno lievitare prima della cottura e in cottura gonfieranno ulteriormente.
- Mettile poi a lievitare in un luogo tiepido ed umido.
- Non appena le brioche avranno raddoppiato il loro volume (un’altra ora circa), riscalda il forno a 180°C modalità statica e infornale non appena il forno avrà raggiunto la temperatura impostata.
- Cuocere per 15-20 minuti o comunque fino a quando saranno belle dorate.
- Una volta cotte, sfornale e coprile immediatamente con un canovaccio pulito e un foglio di carta argentata: questa procedura serve ad ammorbidire la crosticina superiore e fare in modo che le brioche non si asciughino troppo in fretta mentre si raffreddano.
- Vanno consumate non appena saranno diventate tiepide spolverizzate di zucchero a velo.
Queste brioche essendo prive di uova, burro e latte tendono a seccarsi molto velocemente, quindi vanno consumate praticamente appena fatte: se avanzano conservarle in una bustina di plastica per alimenti e riscaldarle prima di consumarle.
Marcella bachini says
Io invece adoro tutto ciò che è marmellata o confettura , infatti ne produco in quantità esagerate…. 🙂
Nonostante ciò (anche se essendo toscana) ho mai provato con il vino e questa seconda ricetta la voglio proprio provare..interessanti anche i panini …..
lapagnottainnamorata says
Ma dai, non sapevo fossi toscana:) ho vissuto ad Arezzo per 5 anni, ed anche ora appena posso scappo su:)) Se provi la marmellata fammi sapere, io l’ho trovata molto buona:)