E’ molto tempo che non passo di qua.Non del tempo scandito dallo scorrere delle lancette di un orologio, ma di un tempo più interiore, che misura il suo trascorrere dalle ore passate in una stanza d’ospedale, con camice addosso e cuffietta in testa aspettando la passeggiata per i corridoi, a bordo di una comoda lettiga, fino al blocco operatorio.Del tempo passato tra medici che mi si avvicendavano intorno, nell’attesa che la sala operatoria fosse pronta per me. Dei buffetti del chirurgo sulle guance, delle battute (sagaci) dell’anestesista, nel tentativo – vano – di sedare la mia ansia per un intervento che si era stato programmato, ma che pur sempre un intervento è.E’ il tempo del risveglio, mitigato da un sogno che mi sfugge.E’il tempo delle ore passate in dormiveglia smaltendo l’anestesia.E’ il tempo del primo pasto postoperatorio e della prima medicazione, delle analisi che non vanno proprio come dovrebbero e della paura di dover restare.E’ il tempo del ritorno a casa, del ritrovare quelle stanze così uguali eppure così diverse dopo solo pochi giorni di assenza, è il tempo di ritrovare le voci e gli abbracci familiari. Di chiudere gli occhi e dire a se stessi: sono tornata, ce l’ho fatta, anche questo tassello è stato aggiunto.
E sono tornata anche a Recake 2.0, a questo gioco che ho “lasciato” come componente dello staff, ma mai come giocatrice e torno proprio come iniziai: subito dopo un intervento, con una ricetta da fare per la prima volta (anche se tre anni fa fu la mia prima come facente parte dello staff) e mi piace pensare che ci sia una sorta di “corsi e ricorsi storici” in tutto ciò.
Per quel che riguarda la ricetta vera e propria non l’ho modificata praticamente in nulla, l’unica cosa che ho fatto è stato usare la soda caustica (e le precauzioni del caso) per la soluzione in cui i buns vanno bolliti prima della cottura in forno. Questo perchè avevo la soda caustica in casa e perchè leggendo in rete qualche tempo fa avevo letto che la soda caustica da ai buns (o ai pretzel che vanno trattati nello stesso modo) un sapore e una colore così particolari che il bicarbonato non è in grado di dargli. Ed in effetti, avendo mangiato gli originali e poi quelli fatti da me devo dire che è vero. Al primo morso mi sono sentita trasportata altrove, in nord europa ad addentare quei piccoli panini di bontà!
LAUGENBROT
Per l’impasto:
- 500 g di farina
- 270 g di acqua
- 5 g di lievito di birra disidratato
- 1 cucchiaino e ½ di zucchero
- 30 g di burro a temperatura ambiente
- 10 g di sale
Per la bollitura:
- 1 l di acqua
- 30 g soda caustica ad uso alimentare
Per la finitura:
- Semi di sesamo e papavero
Procedimento:
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Mettete nella ciotola della planetaria 150 g di farina presi dal totale, l’acqua, lo zucchero e il lievito. Impastate brevemente e fate lievitare per 30 minuti.
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A questo punto aggiungete la farina restante, il burro, il sale e impastate fino a ottenere un impasto liscio.
Formate una palla, coprite l’impasto con pellicola e mettetelo a lievitare per 30 minuti. -
Dividete l’impasto in circa 20 pezzi e pirlateli in modo da ottenere delle palline.
Una volta formate le palline lasciatele riposare per 10 minuti. -
Nel frattempo, portate a ebollizione in una casseruola l’acqua con la soda caustica.
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Dovete prestare la massima attenzione alla preparazione della soluzione con soda caustica perchè è altamente ustionante, se però seguite alla lettera le mie istruzioni non avrete problemi: sciogliete all’interno di una pentola in acciaio (o in un recipiente in vetro – MAI plastica – se volete fare prima la soluzione e poi metterla nella pentola per portarla ad ebollizione) la soda caustica con l’acqua fredda usando un cucchiaio di acciaio, portate poi l’acqua ad ebollizione.
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Immergete 7 o 8 panini alla volta nell’acqua in ebollizione e fate andare per 30 secondi.
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Rimuovete i panini con una schiumarola e metteteli su una teglia rivestita di cartaforno.
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Cospargete i panini con il misto di semi.
Preriscaldate il forno a 200 gradi. -
Utilizzando una lametta, effettuate due tagli sulla superficie di ciascun panino.
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Cuocete per 15 minuti o finché i panini non saranno ben dorati.
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Servite i laugenbrot tiepidi.
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bentornata! i laugenbrot sono bellissimi ed effettivamente hanno un colore così deciso e quel bianco fa un contrasto quasi brillante! Quindi la differenza si vede, eccome. Le foto poi sono splendide. Un abbraccio
Grazie Marina:) devo dire che anche al palato la differenza c’è 😉 grazie per essere passata!
Claudia, grazie per aver giocato con noi <3
Ti abbraccio fortissimo.
Grazie mille Alessandra <3