Il terzo giorno, quand’ebbero camminato fino a mezzogiorno, giunsero a una casina fatta di pane e ricoperta di focaccia, con le finestre di zucchero trasparente. “Ci siederemo qui e mangeremo a sazietà,” disse Hänsel. “Io mangerò un pezzo di tetto; tu, Gretel, mangia un pezzo di finestra: è dolce.” Quando Gretel incominciò a rosicchiare lo zucchero, una voce sottile gridò dall’interno:
“Chi mi mangia la casina
zuccherosa e sopraffina?”I bambini risposero:
“E’ il vento che piega ogni stelo,
il bel bambino venuto dal cielo.”E continuarono a mangiare. Gretel tirò fuori tutto un vetro rotondo e Hänsel staccò un enorme pezzo di focaccia dal tetto. Ma d’un tratto la porta della casa si aprì e una vecchia decrepita venne fuori piano piano.”
Hansel e Gretel – fratelli Grimm
Ogni volta che ho letto, o sentito raccontare, questo passaggio della famosa fiaba dei fratelli Grimm, la famosa casina di marzapane appariva davanti agli occhi della mia immaginazione come una casa con pareti di marzapane, carica di dolciumi e leccornie varie. E’ stato con quegli occhi che ho cercato di ricrearla, augurandomi che così come hanno riportato me alla gioia e alla serenità di quando ero bambina, porteranno quegli stessi sentimenti nei cuori di chi la condividerà con me la sera della Vigilia di Natale.
La ricetta del pan di zenzero non è farina del mio sacco, ma del maestro Montersino, io ho solo variato il procedimento con cui sono state realizzate le varie parti dell’edificio dal momento che non ero provvista di stampo.
Ingredienti per 3 casette alte circa 20 cm:
per il pan di zenzero:
- zucchero di canna grezzo 360 g
- zucchero semolato 110 g
- burro 360 g
- cannella in polvere 10 g
- zenzero in polvere 25 g
- uova 90 g
- latte intero fresco 25 g
- farina W360 720 g
- lievito in polvere per dolci 10 g
- sale 2 g
per la ghiaccia reale:
- zucchero a velo 750 g
- 3 albumi
- 3 cucchiaini di limone
Procedimento:
Per prima cosa prepariamo il pan di zenzero: lavoriamo nella planetaria con la frusta a K i due tipi di zucchero con il burro, la cannella, lo zenzero e il sale. Unire poi a filo, con la frusta sempre in movimento, le uova e il latte e successivamente la farina e il lievito chimico per dolci.
Non appena l’impasto comincerà a formarsi spegnere la planetaria, rovesciare l’impasto su un piano leggermente infarinato e lavorarlo un po’ con le mani fino ad ottenere una palla di impasto liscio e compatto. Non vi spaventate se l’impasto risulta molto morbido ed appiccicoso, è normale.
Avvolgete la pasta in pellicola per alimenti e riporre in frigo a riposare per almeno 3 ore (ma se anche vi rimane più a lungo non succede nulla), potete utilizzare il tempo di riposo della pasta in frigorifero per “progettare” la vostra casetta secondo i vostri desideri, prendendo ispirazione da quelle che si trovano navigando in rete. Se invece avete lo stampo non dovrete farla riposare in frigo, ma mettere il pan di zenzero nello stampo appena fatto; in questo modo riuscirete a riempire per bene ogni angolo dello stampo.
Se decidete di realizzare da voi il vostro modellino disegnate su un cartoncino abbastanza spesso i singoli pezzi che compongono la casetta (normalmente facciata fronte e retro, facciate laterali, copertura e camino), disegnate già sul modello se volete che ci siano aperture (porte e finestre) e particolari della costruzione. Ritagliate poi con le forbici il cartoncino lungo le sagome.
Trascorso il tempo di riposo in frigorifero, lavoratela un po’ con le mani per renderla più malleabile e poi stendetela con il matterello tra due fogli di carta forno fino a circa 3-4 mm di spessore. Poggiatevi poi sopra le sagome di cartoncino e ritagliate la pasta seguendole con un coltellino affilato. Prendere le singole parti, metterle su una teglia foderata di carta forno e cuocerle in forno ventilato a 160° per circa 20 minuti (controllate comunque sempre la cottura perché ogni forno è a se).
Una volta cotti lasciate freddare nella teglia e quando saranno ben fredde possiamo iniziare a montare le casette.
Preparare la ghiaccia reale unendo agli albumi metà dello zucchero a velo, mescolando bene e successivamente unendo il rimanente zucchero. Quando tutto lo zucchero sarà assorbito unire il succo di limone e mescolare bene. Non preoccupatevi se la ghiaccia risulta molto densa, dovrà fare da collante alle singole parti della casetta, quindi è bene che sia “a presa rapida”. Mettete la ghiaccia in una sac a poche con bocchetta dal diametro molto piccolo. (Potete fare come me e non preparare la ghiaccia tutta insieme, ma prepararla nuovamente ogni volta che state per finire quella vecchia, questo vi consentirà di averla sempre fresca e di poter usare sa a poche più piccole e quindi più maneggevoli, durante i periodi di attesa in cui non viene utilizzata conservatela in frigo direttamente nella sac a poche).
Cominciate quindi l’assemblaggio delle casette: scegliere una base su cui poggiare la casetta (nel mio caso io avevo fatto di pan di zenzero anche le basi) e usando la ghiaccia come collante unire tra di loro due pareti e la base. Stabilizzare con le mani le due pareti fino a che non sentite che la ghiaccia sta cominciando a solidificarsi (se la ghiaccia non dovesse essere molto densa potete utilizzare per aiutarvi dei bicchieri come sostegno). A questo punto unite le altre due pareti e lasciate seccare molto bene anche per una notte intera coprendo con un panno in modo che la casetta non prenda polvere.
A questo punto ci troviamo con le casette assemblate fino al tetto. Quando la ghiaccia si sarà ben solidificata e la casetta risulta bella solida possiamo aggiungere il tetto e il caminetto utilizzando lo stesso metodo usato per la parte già realizzata. Far asciugare di nuovo tutta la casetta fino a che sia ben solida (alcune ore, anche tutta la notte o una giornata se non avete fretta) e procedere alla decorazione.
Per quel che riguarda la decorazione dovete lasciar lavorare la vostra fantasia. Munitevi di caramelle di tutti i tipi e le fogge e ricreate sia gli elementi che compongono la casetta (tipo le tegole, i davanzali, panchine varie addossate ai muri, etc…) sia quelli di pura fantasia. Io per esempio mi sono anche rifatta alla fiaba di Hansel e Gretel, nella quale la casetta della strega era piena zeppa di leccornie di tutti i generi. Usate come collante la ghiaccia, ed anche come elemento decorativo per ricreare la neve e le stalattiti che scendono dal tetto.
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