Quando ho letto la mail non ci volevo credere: è la prima volta che mi invitano a partecipare ad un contest. Sarò anche stata una delle tante che – avendo la fortuna di abitare a Roma – sono state contattate….ma per me era la prima volta, quindi immaginate con che emozione ho detto che si, certamente avrei partecipato.
Poi, ovviamente mi sono ridotta agli ultimi termini, ed eccomi qui oggi, a sfornare, fare foto e scrivere post tutto nello stesso giorno…ma l’importante è partecipare, no? E farlo con impegno e sentimento, rispettando regole e scadenze (e la scadenza non è ancora giunta :)))).
Di cosa tratta, vi chiederete, questo contest? Di olio extravergine di Oliva bio, che si distingue dagli altri oltre che per il sapore e la qualità del prodotto, anche per il suo packaging: l’olio è racchiuso in una bottiglia dalla forma insolita che a sua volta è contenuta in un cofanetto delizioso ed elegante, sembra più che altro un prodotto di gioielleria o di alta profumeria….un messaggio preciso del produttore che ha voluto evidenziare la qualità di un prodotto per il quale noi italiani siamo famosi in tutto il mondo.
Ora veniamo però alla ricetta. Quando ho saputo che il protagonista della ricetta del contest sarebbe stato l’olio extravergine di oliva, dopo un primo momento di entusiasmo, ho cominciato a sudare freddo….come fare a valorizzare l’olio? Come fare in modo che il sapore dell’olio si sentisse e non si mescolasse, svanendo tra gli altri sapori che inevitabilmente avrei dovuto mettere in un piatto a formare una ricetta?
Dovete sapere che io di olio buono un poco ne capisco: in casa mia non è praticamente mai entrato un olio da supermercato e questo perché noi l’olio lo produciamo. Capite dunque come la sfida si faceva di momento in momento dura e stimolante….e proprio la mia esperienza durante i giorni della raccolta delle ulive e le gite al frantoio mi è tornata utile: mi è tornato alla mente quando insieme a mio padre andavo a vedere la spremitura della olive e mentre si aspettava si gustava l’olio nuovo, appena spremuto, su fette di pane casereccio messe a bruscare sul caminetto acceso.
Dal mio punto di vista non c’è modo migliore di gustare l’olio in tutte le sue sfumature, su una bella fetta di pane appena abbrustolita ed ancora calda. Non potevo però presentare ad un contest una bruschetta, vi pare?? Ma del buon pane dove l’olio fosse il protagonista, quello si, potevo farlo 🙂
Sono andata a ricercare una ricetta che avevo visto tempo fa: il pane sfogliato all’olio delle sorelle Simili, le quali a loro volta l’avevano scovato a Valencia, in un forno, durante uno dei loro viaggi. Ho usato per l’impasto e per sfogliare l’olio Clara, e ne ho fatto dei bei panini invece che un pane unico. Non appena finito di fare le foto, con la scusa che uno dei panini era stato tagliato per mostrare l’interno….è finito direttamente nel mio stomaco, e dovete credermi sulla parola, l’aroma, il sapore e il profumo dell’olio Clara è rimasto intatto.
Con questa ricetta partecipo al contest ” Chef per un giorno con olio Clara” indetto da Excellene Magazine e Olio Clara .
PANINI SFOGLIATI ALL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA BIO CLARA
Ingredienti per 4 panini:
per il lievitino:
- 50 g farina 0
- 30 g acqua
- 2 g lievito di birra fresco
Per l’impasto:
- 250 g farina 0
- 125 g acqua
- mezzo cucchiaio di olivo extravergine di oliva bio Clara
- 10 g lievito di birra fresco
- 5 g sale
- olio extravergine di oliva bio Clara per sfogliare q.b.
Procedimento:
- Procediamo per prima cosa con il lievitino: impastiamo insieme farina, acqua e lievito fino ad ottenere un panetto di impasto bello liscio. Poniamolo a lievitare in un contenitore di vetro fino al raddoppio.
- Quando il lievitino sarà raddoppiato disporre la farina a campana sulla spianatoia e al centro versare acqua e olio, il lievito e il lievitino e cominciare ad impastare prendendo piano piano la farina.
- Aggiungere il sale e finire di impastare senza lavorare troppo l’impasto.
- Dare all’impasto la forma di un filoncino e lasciarlo a riposare sulla spianatoia per circa 20 minuti coperto con un canovaccio.
- Passati i 20 minuti, stendere l’impasto in una sfoglia rettangolare spessa pochi mm, ungere tutta la superficie con l’olio con l’aiuto di un pennello e poi ripiegare la sfoglia in questo modo: dal lato corto del rettangolo fare una piega verso il centro fino a metà; la stessa piega simmetricamente dall’altro lato verso il centro; ripiegare le due parti una sull’altra.
- Pigiare bene sui bordi per sigillare le pieghe e cercare di fare in modo che l’olio non fuoriesca (anche se è inevitabile che un po’ uscirà) e tirare ancora una sfoglia sottile rettangolare.
- Dividere la sfoglia in due parti, ungerle ambedue fino a pochi cm dal bordo con l’olio ed arrotolarle dal lato corto senza stringere troppo. Una volta finito dividere in due ogni rotolo.
- Poggiare i panini su una leccarda foderata di carta forno con la falda sotto, con la lametta fare un’incisione profonda per lungo su ogni panino, pennellare con l’olio e lasciar lievitare fino al raddoppio.
- Cuocere in forno statico preriscaldato a 180°C per circa 30 minuti.
questi panini sono splendidi. non oso immaginarne il profumo! bravissima!
Grazie mille Francesca:) Onorata che tu sia passata a trovarmi:)
Ciao!
Si può fare anche con il lievito madre? Io faccio le mantovane/mantovanine con lievito madre e vorrei provare a fare questo pane splendido.
Grazie
Matteo
Ciao MAtteo, scusa il ritardo imperdonabile…ma purtroppo il blog è un pò abbandonato a se stesso :(( Sicuramente puoi farli anche con lievito madre… non so darti però le sostituzioni precise…io proverei 🙂