Non riesco a contribuire quanto vorrei a questo Calendario del Cibo Italiano. Purtroppo il tempo (come amo dire da un pò di tempo a questa parte) è tiranno. Mi dico sempre che riuscirò ad organizzarmi meglio, che passando il tempo riuscirò ad incastrare il tempo da dedicare al lavoro, quello da dedicare ai miei, quello da dedicare a mio figlio e quello (i ritagli) da dedicare a me e alla mia passione per il cibo: chi vivrà vedrà, per ora mi barcameno alla meno peggio, cercando di far rientrare il tutto nelle 24 ore senza scontentare nessuno e rubando meno tempo possibile all’una o all’altra attività.
Oggi si festeggia la Giornata Nazionale della scampagnata ed io avrei voluto contribuire con quello che mia madre preparava per le nostre scampagnate quando eravamo bambine: la frittata di pasta. Non quella classica fatta con le rimanenze della pasta al sugo del giorno prima, lei ce la preparava ex novo: spaghetti, uova e parmigiano. Ed ancora oggi quando mangio una frittata di pasta torno col ricordo alle sensazioni che provavo, alla vita semplice che vivevo.
Ma, come spesso accade, ho dovuto fare una scelta: o il Sartù – che vedrete prossimamente su questo blog – o la frittata di pasta. E quest’ultima è stata sacrificata. Ma volevo comunque fortemente essere presente con un mio contributo, ed ho trovato il modo con questa mia Quiche al radicchio tardivo (che potete fare anche con un radicchio normale se non trovate il tardivo visto il periodo) che tenevo in archivio pronta per essere pubblicata.
Spero piaccia voi tanto quanto è piaciuto a me prepararla!
Porzioni |
stampo da 28 cm di diametro
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- 250 g farina 00
- 150 g burro tagliato a pezzettini e leggermente ammorbidito
- 1 cucchiaino sale
- 1 pizzico zucchero
- 1 uovo
- 1 cucchiaio latte freddo
- 2 cespi radicchio tardivo
- 250 g scalogni
- 100 g gorgonzola
- 1 uovo
- 3 tuorli
- 300 ml panna fresca
- sale
- pepe
- burro
- 2/3 rametti timo fresco
- 1/2 bicchiere vino bianco
Ingredienti
Per la pasta brisèe
Per il ripieno
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- Versate la farina sul piano da lavoro, mettete al centro il burro, il sale, lo zucchero e l’uovo, poi mescolateli e lavorateli con la punta delle dita.
- Incorporate piano piano la farina, lavorando delicatamente l’impasto fino a che non assume una consistenza grumosa.
- Aggiungete il latte e incorporatelo delicatamente con la punta delle dita finché l’impasto comincia a stare insieme.
- Spingete lontano da voi l’impasto con il palmo della mano, lavorando di polso, per 4 o 5 volte, finché è liscio.
- Formate una palla, avvolgetela in pellicola per alimenti e mettetela in frigo fino all’uso.
- Stendete la pasta con il matterello su un piano infarinato fino ad ottenere dimensioni e forma desiderate: nel mio caso si trattava di una circonferenza, quindi ho steso la pasta in un cerchio di circa 7-8 cm più grande dello stampo in cui doveva cuocere. Sollevate poi la pasta con il mattarello e srotolatela sullo stampo imburrato e infarinato.
- Fatela aderire bene allo stampo con l’aiuto dei polpastrelli e poi con un coltello o con lo stesso matterello rifilate la pasta in eccesso.
- Fate riposare in frigorifero per circa mezz’ora perché non crepi durante la cottura.
- Passato il tempo di riposo in frigorifero, bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta per far fuoriuscire l’aria, rivestitela con carta forno e riempitela con uno strato di pesi (io ho usato le mie sfere in ceramica, ma vanno benissimo legumi secchi) in modo che in cottura l’impasto non si gonfi in modo non omogeneo.
- Cuocete “in bianco” nel forno preriscaldato a 180° per 20 minuti, poi togliete pesi e carta e rimettete in forno perché la pasta si asciughi e colori per altri 5 minuti.
- Mentre la pasta brisèe cuoce preparate il ripieno, prendete i due cespi di radicchio rosso tardivo, lavateli, puliteli, tagliateli in quarti e teneteli da parte.
- In una padella cuocete gli scalogni con il burro e il timo fresco, aggiustate di sale e di pepe e lasciate stufare per cinque minuti. Sfumate con il vino bianco, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per dieci minuti.
- Unite il radicchio tardivo agli scalogni, aggiustate di sale e pepe e lasciate cuocere fino a quando il radicchio non risulta cotto ma ancora croccante.
- Preparate l'appareil unendo in una ciotola l'uovo, i tuorli e la panna. Mescolate, aggiustate di sale e pepe.
- Distribuite sul guscio il composto di radicchio e scalogno, distribuitevi sopra il gorgonzola a pezzetti e completate versandovi sopra l'appareil. Infornate per circa 15 minuti in forno già caldo (180°C).
- Sformate la quiche su una griglia, trasferite su un piatto da portata e servite.
fausta lavagna says
la mancanza di tempo purtroppo penso sia qualcosa che accomuna molte di noi 🙁 Però devo dire che, nonostante la tua “delusione” per non aver potuto fare un piatto a cui sei particolarmente legata, questa torta salata io me la mangerei mooolto volentieri! La frittata di pasta l’aspettiamo, eh? Un abbraccio
lapagnottainnamorata says
Grazie mille Fausta:) Troverò sicuramente modo di farla e pubblicarla))
Un grande classico con un ripieno originale e davvero buono 🙂
Grazie mille Laura!!
Beh, il tempo sarà tiranno (come ti capisco)… però ti sei giostrata alla grande!
Grazie mille Giorgia:) Sto diventando esperta di tetris :)))) Nel senso che sono diventata bravissima a incastrare impegni e tempo:)))
il tempo e’ tiranno, ma questa torta e’ una bonta’. E ci fa rimpiangere che tu non possa contribuire di piu’ . Bravissima!
Per maggio mi sto portando avanti:) Queste in iniziative stanno contribuendo anche a farmi sentire più legata alla community e ad instaurare nuovi rapporti ed è una cosa che adoro.
Grazie!