Fondamentalmente sono una pessimista, nonostante cerchi in ogni modo di combattere questo lato del mio carattere, prima o poi il mio pessimismo esce fuori, ed anche in questo caso non ho fatto difetto: mai avrei pensato – e sopratutto sperato – di scrivere questo post.
Il momento è quello che è, inutile che ve lo dica io, basta alzare gli occhi e guardarsi in giro, purtroppo non troppo lontano, ed in alcuni casi fin troppo vicino, per renderci conto che la vita per come la conoscevamo è finita, in questa situazione in cui fondamentalmente la preoccupazione, la tristezza e la fame (non di cibo, almeno non per quel che ci riguarda fortunatamente) la fanno da padrone, qualche giorno fa è arrivata una luce a rischiarare le nostre giornate, a dare nuovi stimoli e una guida al nostro cucinare compulsivo, a dimostrarmi che quando pensi che le cose non potranno più girare in meglio, ti si dimostra che – fortunatamente – ti sbagli e che un bellissimo fiore può nascere anche in mezzo al deserto.
Una mattina ci siamo svegliati e la notizia era li che ci aspettava: l’MTC è tornato! Inutile che vi dica con quale gioia e trepidazione ho accolto la notizia e con che impeto mi sono buttata nella ricetta della prima sfida: una pasta (di semola) con condimento principale degli scarti, fossero di verdure, di carne o di pesce, la tecnica della mantecatura da spolverare e ritrovare (non proprio riuscito quest’ultimo punto) e il ritrovare il sapore di cose che di solito hanno ben altra destinazione che non il nostro stomaco 🙂 Per la nostra pasta ho scelto di dare nuova vita alle “code” dei cipollotti (anche se come mi è stato fatto notare, non sono propriamente scarti perchè la maggior parte delle persone le utilizza normalmente ma io non sono così virtuosa :)), e la parte sopra della zucchina, quella che funge da collegamento tra il frutto e la pianta, con quelle sue setole spinose, e questa devo ammettere è stata un’aggiunta dell’ultimo momento che ha dato un sapore un pò amarognolo al tutto. Ho unito poi gli ingredienti “nobili”: guanciale, pecorino, menta romana e pepe bianco et voilà…pronto in tavola 🙂
SPAGHETTONI CON SCARTI DI CIPOLLOTTO DI TROPEA, DI ZUCCHINA, GUANCIALE, PECORINO, MENTA ROMANA E PEPE BIANCO
per 4 persone
320 g di spaghettoni trafilati al bronzo
le code di 2/3 cipollotti di tropea abbastanza grandi tagliate a rondelle
le “teste” di due zucchine grandi affettate molto sottili
olio di semi di arachidi per friggere
olio extravergine di oliva
2/3 fette di guanciale amatriciano tagliato a listarelle
2 pugni abbondanti di pecorino romano
una spruzzata di vino bianco secco
menta romana secca
pepe bianco
sale
Fate stufare in una padella il cipollotto con un paio di cucchiai di olio extravergine di olia, sfumate con vino bianco secco e portate a cottura.
In un pentolino fate friggere le zucchine nell’olio di semi di arachidi, scolate con un mestolo forato, quindi depositate su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e tenete da parte in caldo.
In un’altra padella, fate rosolare il guanciale senza olio fino a quando non sarà bello abbrustolito e croccante, scolate e tenete da parte in caldo.
Portate a bollore abbondante acqua in una pentola, quando raggiunge il bollore salate, quindi buttate gli spaghettoni.
All’incirca a metà cottura, spostate gli spaghettoni nella padella in cui avete cotto i cipollotti aiutandovi con una pinza, non importa se vi porterete dietro anche un pò di acqua, dovete completare la cottura in padella insieme ai cipollotti.
Continuate la cottura della pasta in padella, rimestandola continuamente ed aggiungendo acqua di cottura se necessario.
A cottura ultimata, mantecate la pasta con il pecorino, scuotendo la padella in aria, con un movimento dal basso verso l’alto, in modo da far “saltare” la pasta in aria per poi farla ricadere ruotando nella padella – spero di essermi spiegata abbastanza, ma se avete visto scene di programmi culinari dovreste avere ben presente cosa intendo 🙂
In un pentolino fate friggere le zucchine nell’olio di semi di arachidi, scolate con un mestolo forato, quindi depositate su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e tenete da parte.
In un’altra padella, fate rosolare il guanciale senza olio fino a quando non sarà bello abbrustolito e croccante.
A questo punto siete pronti per servire in tavola: impiattate gli spaghetti raccogliendo la pasta con un forchettone e arrotolandola all’interno di un mestolo fino a formare un gomitolo, quindi a “gomitolo” formato, depositatela delicatamente su un piatto da portata. Disponete sulla pasta guanciale e zucchine, quindi una spolverata di pecorino grattugiato, la menta romana secca polverizzata con le mani e del pepe bianco macinato fresco.
Servite immediatamente e godete!
elisa says
Mi piace proprio questa ricetta, chissà che profumi!!!
ciao
elisa
Claudia Primavera says
Buonissimo, così come il sapore 🙂 Grazie per essere passata a trovarmi 🙂
Con questi sapori non puoi sbagliare!
Ahimè si, la mantecatura purtroppo 🙁
Questa è una Gricia gourmand e l’intuizione di rielaborarla con gli scarti rende giustizia alla tua bravura. Qui non riesco a vedere la foto ma se fa fede quella del gruppo c’era un leggero errore di mantecatura: il procedimento però è corretto e ben spiegato e sono sicura che la prossima volta sarà perfetta. Il che va letto anche come un invito ad una prossima volta, visto che questo piatto ha tutte le carte in regola per diventare un tuo cavallo di battaglia, per originalità e sapore. Bravissima!
Grazie mille Alessandra per le tue parole sempre piene di insegnamenti 🙂