Da oggi parte una nuova rubrica per il blog – la prima rubrica a dire il vero.
Da oggi, ogni sette del mese vi delizierò con un piatto della cucina greca, alle volte le ricette saranno semplicemente desunte dall’assaggio diretto – come in questo caso; altre volte saranno prese dal libro La cucina di Vefa, di Vefa Alexiadou, Phaidon Edizioni.
La prima volta che ho mangiato questo piatto ero seduta nel salone di casa mia ed avevamo ordinato la cena a domicilio da un ristorante greco della capitale. Una volta aperta la busta che conteneva la cena ne abbiamo estratto questo contenitore usa e getta monoporzione, lo abbiamo aperto e ci si è presentata questa fetta di feta dal sapore caldo ed avvolgente. Ci piacque talmente tanto che la ordinammo anche la volta successiva.
Come molti di voi sanno (ne avrete letto qui, qui e qui) generalmente d’estate andiamo in vacanza in Grecia, e quest’anno dopo la pausa dovuta all’inizio lavorativo del capofamiglia dello scorso anno, siamo tornati sul luogo del delitto. La prima sera a cena fuori memore dell’esperienza che avevamo fatto a Roma ho guardato il menu con occhi diversi e ho scovato quella che loro chiamano baked feta.
Mi sono ritrovata con questo tegamino di coccio davanti agli occhi, ben attenta a non toccarlo per timore di scottarmi, aveva un aspetto diverso da quello romano (in quello che avevamo mangiato la fetta era intera, qui invece il formaggio era sbriciolato e condito più generosamente) ma l’odore che emanava era quello, inconfondibile, della feta e dell’origano.
E’ un piatto estremamente semplice da realizzare come potete notare dalla ricetta, solo un paio di piccole accortezze per ottenere la resa dell’originale. La feta greca è diversa da quella che si trova da noi, inutile che vi menta, per cui su quello poco si può fare. I pomodori: l’importante è che siano belli rossi e carnosi (quindi niente ciliegino e similari), se volete fate come me e spellateli – a me da fastidio la buccia. Per quel che riguarda il peperone loro hanno peperoni verdi, a corno, tipo i nostri friggitelli ma dal sapore meno deciso e dal colore meno forte, io ho usato un paio di friggitelli. Ma quello che fa davvero la differenza è la cipolla: io ho ancora delle cipolle greche. Possono essere assimilate alle nostre cipolle di Tropea, ma sono più dolci e delicate, adatte ad essere mangiate crude.
Porzioni |
4 porzioni
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- 400 g feta
- 1 cipolla dolce
- 2 peperoncini verdi tipo friggitelli
- 2 pomodori tipo san marzano
- origano
- olio extravergine di oliva
- sale
Ingredienti
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- Pelare i pomodori, tagliarli in quarti e poi a fettine sottili. Tagliare la cipolla in quarti e poi a fettine sottili. Tagliare i peperoni a rondelle.
- Sbriciolare la feta in un padellino in ghisa (o una cocotte bassa in coccio per il forno) monoporzione fino a coprire tutta la superficie.
- Aggiugere i pomodori, la cipolla e i peperoni.
- Salare, condire con olio extravergine di oliva e origano.
- Cuocere in forno preriscaldato a 180°C fino a quando il formaggio non risulta dorato e ben squagliato.
Desiree says
Pensavo di aver commentato direttamente sul blog e non da Facebook, comunque quale ritardo? Ho visto le foto della preparazione per il compleanno del piccolo e mi sono detta che la devo fare il prima possibile.
Elisabetta says
La devo provare assolutamente!!! Adoro la ricotta speziata fatta al forno, chissà che buona la feta!!! Adoro la cucina greca anche se non ci sono mai stata, è molto semplice ma gustosa
lapagnottainnamorata says
Io la conosco bene e la ritrovo tutte le estati, non mi stanca mai 🙂
Grazie per essere passata !!