Quando tra le giornate del mese di maggio del Calendario del Cibo Italiano ho letto che c’era anche la giornata della frittata ho pensato subito a tre delle frittate che a casa mia era uso consumare.
Mia madre non è mai stata una brava cuoca, a dir la verità quello che le riusciva meglio erano sughetti improvvisati e deliziosi per condire la pasta (solitamente della domenica perchè durante la settimana lavorava e tornava a pranzo fatto), le patate fritte, la crema pasticcera e le frittate. Aveva una fantasia per quel che riguarda le frittate che le ho sempre invidiato: con pochi ingredienti ed accostamenti azzardatissimi riusciva a fare delle frittate da urlo. Ma quelle che a me piacevano di più erano la frittata di pasta – che mi riservo però per un prossimo post – la frittata con le cipolle fatta a modo suo e la frittata con la mentuccia, fatta raccogliendo l’erbetta nel giardino e unendola direttamente alle uova sbattute due minuti prima di cuocerle.
La frittata con la mentuccia è tradizionalmente consumata a colazione la mattina di Pasqua in Marche e Ciociaria, a casa mia si è sempre mangiata quando la mentuccia cominciava a fare capolino tra l’erba del prato davanti alla cucina della casa in campagna. A differenza di quella marchigiana noi la facciamo molto bassa e non aggiungiamo nulla se non uova, mentuccia e sale.
Porzioni |
2 persone
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- 2 uova
- sale
- olio extra vergine di oliva
- un mazzetto abbondante mentuccia romana fresca
Ingredienti
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- Sbattere le uova in una ciotola, salare e unire la foglie di mentuccia.
- In una padella mettere a scaldare un giro di olio extravergine di oliva.
- Quando l'olio sarà bello caldo, fate in modo che rivesta tutto il fondo della padella e versate il composto di uova.
- Fate cuocere a fiamma vivace fino a quando non si crea la crosticina fuori, poi abbassate la fiamma al minimo e coprite con un coperchio.
- Lasciate cuocere fino a quando sollevando il coperchio non vi renderete conto che la frittata non è cotta.
- A questo punto dovrete rovesciare la frittata per farla dorare anche sull'altro lato: con una mano prendete saldamente il manico della padella e con l'altra mano (munita di presina) tenete saldamente per il pomello il coperchio.
- Prima di fare questa operazione verificate che la frittata sia del tutto staccata dalla padella e non aderisca in nessun modo al fondo.
- Con un colpo secco rovesciate la padella in modo da avere la frittata sul coperchio: lasciatela scivolare nella padella e rimettetela sul fuoco alzando la fiamma.
- Lasciate che si crei la crosticina anche sull'altro lato, quindi spegnete il fuoco sotto la padella.
- Mettete la frittata sul piatto da portata e servite. Potete anche servirla fredda preparandola anzitempo.
Giuliana says
profumatissima la tua frittata!
lapagnottainnamorata says
<3
Immagino il meraviglioso profumo della tua frittata!!!
In effetti soprattutto al taglio è da svenire 🙂
Mmmmm…sembra proprio buona! A me piacciono molto le frittate, terrò a mente la tua per la prossima!!
E’ veramente buonissima e molto molto profumata…sarà anche che nei miei ricordi sa oltre che di mentuccia, di sole, di odore dell’erba e di campagna 🙂
In casa mia ci sono due partiti: quello di mia sorella, che fa le frittate basse , e il mio, che le vorrebbe alte. Il condizionale e’ d’obbligo, perche’ non me ne riesce una, mannaggia alla mia imbranataggine. Il valore aggiunto restano comunque le erbe di campo: ti invidio pure quelle, stasera 🙂
PS e questa frittata di spaghetti, quand’e’ che arriva ? 🙂
Non ci credo che non ti riescono le frittate 😀 Io ho imparato da mia mamma, osservando e pregando ogni volta che girava una frittata per timore che le cadesse mentre la rovesciava 😀 Con la mentuccia la frittata deve essere bassa, mangiata magari fuori, sotto il portico mentre dal giardino viene l’odore della stessa mentuccia…una goduria unica 🙂
Arriverà la frittata di spaghetti, arriverà:)